Consulenza in materia di diritto del lavoro e della previdenza sociale

La normativa interviene sul rapporto contrattuale che intercorre tra datore di lavoro e lavoratore al fine di stabilire un equilibrio negoziale tra le parti e realizzare le tutele previste dai principi costituzionali e da quelli di derivazione sovranazionale (retribuzione sufficiente, tempi di lavoro e di riposo, salute e sicurezza, previdenza e assistenza…).

Nel contratto di lavoro gli interessi professionali collettivi dei lavoratori e dei datori di lavoro sono tutelati dalle rispettive Organizzazioni Sindacali di categoria. Per legittimare il diritto ad agevolazioni e prestazioni previdenziali e fiscali numerosi provvedimenti legislativi prevedono il previo accordo delle parti sociali istituzionalizzando in tal modo il loro ruolo. Il Consulente del Lavoro viene chiamato a relazionarsi con i Sindacati nella gestione di numerose vicende che riguardano i rapporti di lavoro.

Ad integrazione della contrattazione nazionale (CCNL) la disciplina di alcuni istituti contrattuali è demandata alle parti sociali a livello territoriale e/o aziendale (contrattazione di secondo livello). Lo Studio si affianca al datore di lavoro per la definizione, il deposito e l’applicazione degli accordi e regolamenti.

Il Consulente del Lavoro presta assistenza al datore di lavoro in occasione delle ispezioni disposte dagli organi di vigilanza in materia di lavoro; può essere chiesta l’assistenza del Consulente del Lavoro durante l’accesso ispettivo.

Si tratta di interventi volti a favorire una conciliazione delle vertenze di lavoro in sede amministrativa/sindacale senza dover andare in giudizio. Il Consulente, valutata la fondatezza delle pretese, instaura una trattativa con la controparte sindacale o legale per giungere a una soluzione conciliativa della vertenza.

La gestione degli adempimenti fiscali previdenziali ed assicurativi deve confrontarsi con una normativa stratificata, con la prassi amministrativa e con orientamenti giurisprudenziali a sfumature cangianti. Nella pratica applicazione possono sorgere orientamenti non univoci che danno origine ad avvisi bonari, note di rettifica e/o richieste contributive o maggiori imposte. Il Consulente interviene per definire in via amministrativa gli atti impositivi degli enti preposti.

Il rapporto di lavoro trova disciplina nel contratto collettivo di lavoro. Il Consulente deve interpretare ed applicare ai singoli rapporti le condizioni economiche e normative previste dai CCNL tenendo conto degli orientamenti giurisprudenziali espressi sui vari istituti contrattuali. Deve gestire inoltre i rapporti gli adempimenti con gli enti di natura contrattuale: enti bilaterali, fondi di assistenza sanitaria integrativa e di previdenza complementare…).

In capo al datore di lavoro è posto un potere di dirigere e organizzare la prestazione del lavoratore; l’inosservanza delle direttive o degli obblighi legali e contrattuali di diligenza, obbedienza e fedeltà può comportare l’adozione di provvedimenti disciplinari. Il Consulente gestisce la procedura in conformità alle disposizioni di legge e di contratto collettivo.

Il Consulente del Lavoro è chiamato a valutare il corretto inquadramento delle prestazioni di lavoro sulla base dell’effettiva modalità di svolgimento delle stesse, nonché a gestire i conseguenti adempimenti amministrativi, assicurativi, previdenziali e fiscali.